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domenica 17 febbraio 2013

Il carnevale dei poveri....

A Viareggio continua il carnevale.... anzi, a Viareggio e' sempre carnevale!!! Gia' da qualche anno, complice il bilancio della "fondazione" da sanare, i corsi mascherati sono diventati 5 o 6 a seconda dell'umore di Giove Pluvio, nel farne rimandare qualcuno! Quest'anno abbiamo, nel bel mezzo del nostro serio e rispettato carnevale, quella inopportuna e insulsa parentesi delle elezioni politiche, che ci costringe a saltare domenica 24 febbraio (e quindi a vestirci seriamente per recarci ai seggi a votare chi francamente non si sa...), per poi ritravestirci in piena quaresima per terminare il carnevale il 3 marzo. Non che questo possa rappresentare un problema per noi, ormai anche i preti a Viareggio si sono rassegnati a convivere con questo carnevale interminabile e poi, diciamocela tutta, non e' certo il carnevale a tenere lontana la gente dalla chiesa!!!
Quest'anno non siamo riusciti ad organizzare il vero carnevale pero', che e' quello rionale, notturno, fatto prima dalla gente comune, con pochi mezzi e tanta voglia di divertirsi, fagocitato poi dalla crisi economica e del volontariato. Fatto salvo un tentativo patetico di carnevale pseudorionale sulla terrazza, dove c'era solo la voglia dei giovani di divertirsi e poco altro. Io credo che, aldila' della innegabile crisi, ci sia pero' una incapacita' di fondo di gestire l'evento "carnevale, che negli anni e' un po' sfuggito di mano, diventando un enorme carrozzone su cui sono saliti in molti e scesi in pochi, politicizzato e infarcito di personaggi incapaci di capire la sua reale essenza.
Adesso credo che ci troviamo ad un bivio, tornare al vecchio schema dei 3 corsi domenicali e l'ultimo il martedi grasso, tagliando le spese, riducendo il numero dei carri, concentrando le energie su quello e solo quello o continuare con questa farsa (vabbe' il carnevale e' questo...) di sentirsi grandi ma scoprirsi piccoli, piccoli ed infondo anche poveri (e con continui buchi di bilancio da colmare).....
"Oh Viareggio piu' bella dell'oriente", come citava il nostro illustre concittadino Mario Tobino, perche' non vuoi provare a tornare quello che eri, nella tua semplicita', con l'aiuto che madre natura ti ha dato e senza ascoltare le sirene illusorie della politica!!!
Nel frattempo, oggi torneremo sui viali a mare a vedere il nostro quarto corso, anche oggi benedetto da un sole stupendo e magari, vuoi scommettere, domenica prossima piovera', tanto dobbiamo chiuderci in uno sgabuzzino con un foglino colorato in mano ed una matita.....



lunedì 31 dicembre 2012

Vite feline....


Sono il felice possessore di due splendidi gatti bianco-grigi, di semi razza, nel senso che il padre era un persiano cincilla', campione di non so' cosa e la madre una "ragazza" di strada, evidentemente attratta dal fascino del maschio di razza e circuita a dovere. Dal connubio sono nati Tocai e Pinot.
Li abbiamo presi a Pisa e visti i nomi sarebbe stato piu' logico prenderli a Montalcino o sulle colline del Chianti, ma tant'e'... a dire il vero non so' nemmeno il motivo di tali nomi, anche perche' a darceli fu una graziosa ragazza e non un vecchio ubriacone!
Vivo in casa con noi, anzi vivono la casa piu' di noi. Sono felici possessori di ogni angolo comodo o scomodo che sia, impelatori incalliti, poiche' essendo d pelo medio-lungo, ne rilasciano in giro su cuscini, copridivani, coperte e accessori vari in quantita' industriale.
Fratelli come si conviene al termine, si abbracciano e si leccano a vicenda con la stessa facilita' con cui ogni tanto si azzuffano selvaggiamente, seminando ciocche di pelo arruffato.
Per uno strano scherzo del destino Pinot, pur mangiando quanto l'altro, e' divenuto il doppio, ma cio' non impressiona particolarmente Tocai, che da buon piu' piccino e' anche il piu' discolo e impertinente.
I nostri divani sono le loro lavagne magiche, i graffiti in essi contenuti sono la piu' alta espressione del loro talento artistico, peccato che noi non capiamo questa arte e poco gradiamo la ruvidita' della pelle garantita dai nostri writer felini.
Modestamente parlando, sono il loro cambusiere. Mi occupo dell'acquisto delle vettovaglie e della loro distribuzione, gratificato quotidianamente da mugolii e strusciate continue, soprattutto al mattino quando, prima ancora di svuotare la vescica notturna, debbo pensare urgentemente agli appetiti felini se non voglio finire per terra, sgambettato dai fratelli affamati.
Consci del mondo di merda che ci circonda, poco escono da casa, salvo Pinot che ogni tanto si avventura nel parcheggio del mercato dei fiori o che si posiziona sopra una colonna, dall'alto della quale guarda schifato il genere umano e quel poco di genere felino che da li' transita. Tocai invece non ci pensa proprio, se ne resta in casa o al massimo sul terrazzo, alla ricerca di improbabili lucine o riflessi da rincorrere. Sembra uno snob, in realta' e' un fifone nato ed ha paura anche della propria ombra!
Sono curiosamente uguali e diversi anche nel carattere, nella migliore tradizione fraterna! La loro vita quotidiana e’ la vita che ogni essere umano vorrebbe fare: mangiare quando hai fame solo alzando un braccio (ops una zampa) e naturalmente roba buona e gradita; coccole solo quando ne hai voglia, restituendo qualche “ron ron” di gratifica agli altri; dormire a giornate intere in ogni luogo e posizione.
Ecco, questa e’ la metafora: per stare bene nella vita, bisognerebbe che ognuno di noi avesse lo stesso concetto di comodita’ dei gatti……

 

venerdì 28 dicembre 2012

E ora dove andiamo???

Scrivo dopo sei mesi. Un po' per mancanza di qualcosa da dire (anche se in verita' ci sarebbe stato molto da dire), un po' perche' dire qualcosa quando non si sa cosa dire, spesso porta a dire stupidaggini; un po' perche' spesso le parole non si mettono in ordine e anche se il cervello ti sembra collegato, in realta' la connessione non funziona in maniera bidirezionale ed i pensieri non corrispondono a quanto riesci ad esprimere e allora e' meglio tacere! Cosa e' cambiato da giugno ad adesso? Intanto siamo sopravvissuti alla profezia Maya, cosa che personalmente non credevo vera, ma che, sai com'e', un po' come sulla superstizione in generale, e' meglio non scherzare (e una toccatina alle parti coperte in talune circostanze e' d'obbligo). Politicamente (ossia tecnicamente) Monti si dimette, pero' forse si candidera' di nuovo e questa volta davvero politicamente; Berlusconi crede davvero di essere una soluzione per l'Italia e fin qui niente da dire, mi stupisce di piu' che lo creda anche qualche italiano (che non abbia naturalmente schiavitu' da interessi vari nei confronti del rais). A sinistra non c'e' traccia di alcunche' di positivo da proporre, ormai stiamo diventando davvero il partito dei giudici e se le personalita' dei candidati non lasciano sperare in niente di nuovo, almeno si potra' sperare in una nuova moralita' (che quanto meno potrebbe restituire un po' di dignita' alla politica)! Abbiamo pagato l'Imu, sacrificandogli una fetta della nostra tredicesima e a Viareggio, complice il commissariamento del comune (grazie alla inefficenza di destra, sinistra e centro), l'abbiamo fatto con il massimo dell'aliquota, ma saremo bravi??? E per il 2013? Abbiamo in preventivo l'aumento di tasse e balzelli vari e non abbiamo in preventivo aumenti di stipendio o rinnovi contrattuali significativi, quindi dove andiamo ora? Almeno fino alla settimana scorsa potevamo sperare che ci pensassero i Maya a risolverci i problemi, certo in maniera drastica e definitiva, ma almeno avrebbe riguardato tutti! E ora dove andiamo?
Non so' rispondere a questa domanda. Anzi, non voglio rispondere a questa domanda! Navigheremo in questo mare di merda cercando di tenere fermo il timone, con la barra a dritta, sperando si alzi presto questa foschia, rivelandoci una qualche spiaggia dove ormeggiare la nostra nave.
Dopo questo finale amaro-marinaro, mi corre l'obbligo di un saluto all'amico Antonio vero marinaio, che non attraversa un buon momento! Cambiera', tutto cambiera'..........



giovedì 21 giugno 2012

L'Italia vincerà gli Europei.... speriamo di no!!!

C'è un Italia che va avanti, ed è quella calcistica, che passa ai quarti di finale del Campionato Europeo. Già dire che c'è un Italia che va avanti di questi tempi, è cosa altamente emozionante.
Allunghiamo i nostri sogni di incrollabile fede calcistica a domenica sera e poi possibilmente a più avanti, magari alla finale!
L'unico dubbio che ci assale, è se sia il caso che l'Italia vinca gli Europei....
Fino a poco tempo fa, un'eventuale vittoria avrebbe visto una gioia collettiva, magari anche di qualche nostro politico e forse ci sarebbe scappata un'orgia di festeggiamento a Palazzo Grazioli!
Adesso che siamo in mano ai "tecnici", quale occasione migliore per approfittare di un momento di isteria collettiva post-vittoria, di un momento di relax del popolo, per appioppargli una qualche tassa sottobanco!!!
A dire il vero, anche in passato qualche governo ha beneficiato di una "qualche" vittoria calcistica, ma un conto è salvare delle chiappe altrui e un conto è salvare le nostre....
Poi, un tecnico è un tecnico, non può guardare tanto al lato sentimentale delle cose, anzi da questo deve saper trarre spunto.
Poi, chissà, magari da campioni Europei ti presenti meglio anche a Strasburgo? Pure la Merkel ti dovrebbe un inchino?
Non lo so', il cuore mi dice "forza azzurri", ma forse è meglio tifare Spagna, che anche loro ne hanno tanto di bisogno (del cuore, della vittoria, delle tasse???)....



sabato 2 giugno 2012

Oh Mameli.....


A volte mi domando dov’è finita l’Italia, anzi, dove sono finiti gli italiani?
In un momento così delicato per il paese, stretto tra crisi economica e disgrazie varie, la progressiva perdita di credibilità del nostro tricolore nel mondo inquieta non poco.
Sembra che ultimamente non ci sia cosa che in Italia si sappia più fare, niente ci riesce più bene, anche se a veder bene, l’italiano è sempre stato bravo a confondere, a mascherare, a dar a d’intendere che……
La nostra politica, pagata profumatamente ad ogni singolo deputato o senatore eletto, è attualmente in mano a dei “tecnici” (pagati anche loro, che diamine!), che tecnicamente stanno “risanando” i conti, pescando nelle sicure acque dei contribuenti più modesti, del ceto medio, dei lavoratori dipendenti, dei pensionati, senza per questo farsi alcun scrupolo, non avendo essi elettori ai quali dover qualcosa.
 E la parata della Festa della Repubblica di oggi, mi conferma quanto ripieni di niente sappiano essere i nostri politici! Con che coraggio vedranno sfilare mezzi e soldati, che altrimenti potrebbero essere utili a spalare macerie ed a ricostruire?
E’ certo che la situazione fosse davvero critica, come è certo che negli ultimi anni la politica avesse pensato a tante cose, ma non sicuramente al bene del paese e che quindi, quando ti accorgi di avere un tubo che perde e sai di averlo trascurato da tempo,  chiami un “tecnico” a ripararlo, così, tu hai fatto quanto potevi  e la responsabilità del lavoro la lasci a lui!
Né in questo momento mi è facile parlare della gestione degli eventi naturali, fatta salva la voglia di solidarietà degli italiani, che a dire il vero però, ormai sanno manifestare quasi solo con candele accese su Facebook ed eventi virtuali, in cui abbondano i “mi piace”!
Se poi guardo al vacuo ed all’effimero e guardo il dorato mondo del nostrano pallone, allora la disperazione diventa ancora più cupa! Oltre alla pessima immagine che stiamo trasmettendo al mondo, della solita maccheronica e disonesta gestione delle cose, dispiace anche vedere che uno scandalo importante come quello delle scommesse, venga gestito da tutti in maniera individuale, con tutti pronti a difendere uno solo perché appartenente alla propria squadra e a farne una difesa d’orticello, senza auspicare una vera pulizia generale!
Però, nonostante tutto, voglio terminare in maniera positiva, avendo or ora visto una pubblicità di alcuni bambini che cantano il nostro inno e visto che tra le Olimpiadi e gli Europei di calcio, lo sentiremo spesso suonare, voglio  lasciare con le sue parole: “Noi siamo da secoli, calpesti, derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi. Raccolgaci un’unica Bandiera, una speme: di fonderci insieme… già l’ora suonò”!
Come direbbe  il Saverio di benignana memoria all’amico Mario (dal film Non ci resta che piangere): “oh Mameli…. datti una mossa”!!!

domenica 20 maggio 2012

Con Brindisi nel cuore....


In quale barbaro mondo stiamo vivendo? Quale futuro possiamo pensare per i nostri figli, dopo accadimenti come quello di oggi a Brindisi? Non c’è niente che possa in alcun modo giustificare un’azione tanto abietta, immorale, innaturale come quella compiuta oggi ai danni di innocenti ragazzi.
La tristezza e il dolore causatemi da quei fogli, quegli zaini, una scarpa, una bottiglia, abbandonati lì sul marciapiede di una strada, che può essere una qualsiasi strada di una qualsiasi nostra città, mi ha attanagliato  il cuore.
E quei ragazzi, quelle ragazze, potrebbero essere anche i nostri, le nostre…..
Solo un genitore, un padre, una madre, può immaginare cosa provino i genitori di Melissa, che hanno visto uscire la propria figlia come ogni mattina per andare a scuola, magari raccomandandosi che studiasse, che non si distraesse, che la scuola sta per finire…… poi…… non c’è più niente, Melissa non c’è più…..
Perché?
Non so’ e nessuno per ora sa, se dietro a questa infamia, c’è un’organizzazione criminale o il gesto di un folle, l’unica cosa che so’ e che chiunque abbia commesso questo immondo gesto resterà segnato tutta la vita, odiato e isolato dal resto del mondo, messo alla berlina per il resto dei suoi giorni!
Oggi, in quasi tutta Italia, sono sorte spontanee manifestazioni di solidarietà e affetto verso Brindisi e tutti i suoi ragazzi e vogliamo che i nostri ragazzi siano questi, ragazzi indignati e feriti, che però sappiano reagire e gridare forte contro le ingiustizie!
Forse, se i nostri ragazzi sapranno farsi sentire, anche l’Italia tutta potrà andare un po’ meglio!!
Un affettuoso abbraccio ai genitori di Melissa, di Veronica e di tutti i ragazzi di Brindisi feriti e spaventati!
“La mafia è una montagna di merda!"




venerdì 27 aprile 2012

Rivoluzione?


Mi sale su dallo stomaco una rabbia mai sopita…. la rabbia di vedere la mia nazione sempre più giù, tra tasse, balzelli e ingiustizie varie, vedere un popolo accartocciarsi su se’ stesso.
Ma come siamo finiti così? Com’è possibile che la nostra Italia sia diventata così povera e gli italiani così aridi  di proposte?
Dove sono finiti i giovani di sinistra (ma alla fine anche di destra…) che scendevano nelle piazze e contestavano tutto e tutti?
Dov’è finita la voglia di cambiare il mondo, che ogni giovane dovrebbe magari utopicamente avere?
Noto, che solo sui i social network c’è questa voglia di cambiamento e non esiste bacheca virtuale dove non si pubblichi la voglia di rivoluzione da condividere, esportare e soggetta ai “mi piace” di tutti gli amici a patto che la stessa rimanga però virtuale. Non possiamo aimè dire nemmeno che rimane “sulla carta”!!!!
Per fare la rivoluzione popolare ci vorrebbe tanta rabbia, che, anche se adesso sta montando progressivamente, bisognerebbe incanalarla in qualcosa di più tangibile di uno schermo virtuale…..
E poi, diciamocela tutta, fare una rivoluzione popolare e sperare di cambiare un paese, stando sganciati dai centri di potere militari, finanziari, politici è praticamente impossibile. Se la massa popolare si mettesse in moto autonomamente, potrebbe causare davvero dei danni al potere, ma chi la guiderebbe? Si potrebbero forse rifare le “giornate rosse” del maggio del 1920 a Viareggio, quando, per ben tre giorni, dal 2 al 4 maggio, la città venne isolata dal mondo per protesta contro l’uccisione di un giovane?
No, così non si può! Bisognerebbe sfruttare meglio le moderne capacità di comprensione della realtà che abbiamo, perché oggi ci si può documentare su tutto e si beve solo quello che si vuol bere, quindi l’ignoranza è una scelta che si fa coscientemente e non servono quindi “persone che sanno leggere e scrivere” a dire che è arrivato il momento di cambiare alla povera gente, come nel film di Sergio Leone “Giù la testa”!!!!!